Correre senza infortunarsi
Correre senza infortunarsi si può. E non solo.
Consiglio la visione (video qui sopra) dell’intervento di Christopher McDougall al TED (anno 2011).
Qualche settimana fa RunLovers ha riportato i risultati di uno studio (durato due anni) dei ricercatori della Harvard Medical School, i quali pare abbiano “scoperto” un nuovo fattore che influenza la probabilità di infortunarsi: il ‘pounding’, ovvero la forza con cui il runner appoggia il piede; più l’appoggio è “leggero”, minore è la probabilità di incorrere in infortuni.
Perché è la scoperta dell’acqua calda? Perché accorciando la falcata, aumentando il numero di passi al minuto, e quindi appoggiando di mesopiede, parte del peso corporeo non viene scaricato al suolo ma “proiettato” in avanti; se ne ricava un impatto al suolo molto più “morbido”, oltre a guadagnarne in efficienza e velocità.
I Tarahumara corrono così da sempre, almeno da 500 anni, ben prima della “scoperta” delle scarpe da running. ?