Running: vademecum per chi (ri)inizia a correre
L’uccello vola, il pesce nuota, l’uomo un tempo correva. Ora se ne sta seduto. [Emil Zátopek]
Non starò qui a fare lo spiegone teorico su quanto il running sia di qua, sia di là, sia di sotto, sia di sopra, semplicemente perché solo provando sulla propria pelle è possibile rendersi realmente conto di quanto il running possa cambiare la propria vita. Quindi partiamo subito con i consigli pratici.
Ovviamente se si è sempre fatta una vita sedentaria, o si riprende dopo anni di inattività, un check up medico è d’obbligo (soprattutto se obesi o in forte sovrappeso).
Se siete agli inizi lasciate perdere Freeletics Running (vi servirà eventualmente più avanti), rischiate di infortunarvi subito e quindi demotivarvi, e noi vogliamo partire con molta più gradualità e fare in modo di prevenire qualsiasi tipo di scusa.
Se le scarpe da corsa sono considerate fondamentali, imparare la tecnica più efficiente ed evitare gli errori più comuni lo è ancora di più.
Durante la corsa il corpo percepisce mediamente 10°C in più, tenetene conto quando indossate il vostro abbigliamento (preferibilmente “tecnico”).
Un semplice ed ottimo programma per (ri)cominciare a correre lo si trova su RunLovers.
Una buona strategia iniziale è correre progressivamente il più a lungo possibile fino ad arrivare a 60 minuti ininterrotti. Non badate a tempi, velocità e km, concentrarvi solo nel imparare e migliorare la tecnica di corsa, ascoltate sempre il vostro corpo, dategli il tempo di adattarsi; è nato per correre ma non lo ha mai fatto.
Prima di ogni corsa, riscaldamento; dopo ogni corsa, allungamento. Costanza e gradualità sempre, senza fretta. Ci metterete esattamente il tempo che serve al vostro corpo, senza forzare. Questo approccio vi garantirà di ridurre al minimo le difficoltà e i fastidi iniziali, cominciando fin da subito a tastare le sensazioni che la corsa può darvi.
Quando si avranno 60 minuti nelle gambe e nei polmoni, vi si aprirà una moltitudine di universi.
Si potranno introdurre altre metodiche di allenamento (allunghi, progressivi, fartlek, ripetute, …), nonché Freeletics Running (trattasi sostanzialmente di ripetute).
A cosa servono queste metodiche di allenamento? A migliorare le prestazioni. Anche se non dovete gareggiare, il vostro metabolismo vi ringrazierà.
Per tracciare le proprie corse, Runkeeper o Runtastic su tutti; quando avrete ultimato il programma iniziale, potrete utilizzare MyAsics per creare autonomamente il vostro programma di allenamento personalizzato in relazione ai vostri obiettivi.
Fitness tracker / sportwatch / cardiofrequenzimetri aiutano sempre (la serie Garmin Forerunner è sicuramente da prendere in considerazione).
Spotify (con la funzione running) spesso dà una marcia in più.
Il battesimo del runner è il famoso (o famigerato) test del moribondo: percorrere 10Km entro 60 minuti.
In realtà sarete dei runner fin dalla primissima uscita impacciata, con la sensazione di essere ridicoli, inadeguati ed avere tutti gli occhi addosso. Se riuscirete a persistere i primi mesi, non vi fermerete più.